A.S.D. SOVODNJE SAVOGNA
Comune: Savogna d’Is. (GO)
Campo di gioco: via Primo Maggio, 118
Resp. CUSTRIN Valentino
Resp. BUTKOVIC Ljubica
Resp ASD Torneo:
email: asdsovodnje@libero.it

BREVI NOTE STORICHE SULLA S.S.D. – A.Š.D. SOVODNJE

Tutto ebbe inizio nell’estate del 1955 nel giardino dell’osteria »da Mirko«, dove si riunirono gli sportivi locali per nominare il primo direttivo della Società sportiva Savogna. Il quotidiano Primorski Dnevnik del 28 settembre 1955 pubblicò un breve comunicato: “A Savogna, dove il campo è rimasto vuoto, stanno costituendo una nuova squadra, che probabilmente si chiamerà Sovodnje e giocherà nella II divisione”. Allora, infatti, la società Juventina, che nel dopoguerra aveva giocato sul campo di Savogna, si trasferì a Sant’Andrea, lasciando libero il rettangolo verde, che venne subito occupato dagli amanti del calcio locali.
La prima squadra debuttò nel campionato ufficiale della federcalcio nella stagione 1955/1956 sotto la guida dell’allenatore Mario Kovačič di Gorizia, che si distinse per professionalità e dedizione, riuscendo a trasmetterli ai propri giocatori, che divennero poi i principali dirigenti della società.
Dopo le difficoltà iniziali, sia di natura finanziaria che organizzativa, il decennio 1960-1970 segnò un periodo di crescita e sviluppo. Oltre alla prima squadra, vennero allestite anche due formazioni giovanili formate esclusivamente da ragazzi provenienti da tutte le frazioni del Comune di Savogna d’Isonzo. Le squadre erano guidate da allenatori locali, tra cui dobbiamo citare l’anima e la colonna portante del calcio di Savogna, Gianni Marson.
All’inizio degli anni sessanta, oltre al calcio, prese piede anche il tennis da tavolo o ping-pong, che però lentamente sparì dalla scena, per lasciare spazio ad una nuova specialità sportiva e cioè la pallavolo maschile. Tale attività si svolgeva soprattutto nei mesi estivi sul campo in cemento vicino al campo di calcio. Nel 1970 venne costituita anche una squadra di pallavolo femminile, che partecipò subito al campionato ufficiale, ma l’assenza di una palestra, ove poter praticare l’attività anche nei mesi invernali, purtroppo, non consentì il proseguimento di tale specialità.
Nella stagione 1972/73 la società dovette trasferire la propria attività a Sant’Andrea a causa della costruzione del nuovo tratto autostradale, che passava proprio sul campo di calcio di Savogna. Non potendo disporre di un proprio campo, la società cessò tutta l’attività giovanile, subendo un enorme danno, anche dal punto di vista finanziario.
L’esilio durò quattro anni ed il rinnovato impianto, caso unico in Italia, costruito sopra l’autostrada, venne inaugurato il 18 giugno 1976, con un incontro tra la rappresentativa dell’Unione dei circoli sloveni in Italia (formata da calciatori del Sovodnje, della Juventina e del Mladost) e l’Olimpija di Ljubljana, che partecipava alla
Con il ritorno dei calciatori sul campo di casa, venne rinnovata anche l’attività giovanile, con l’allestimento della squadra allievi, ma nononstante l’impegno degli allenatori che si avvicendarono i risultati cpnseguiti furono modesti.
Nella stagione 1981/82 la prima squadra, guidata da Gianni Marson, si classificò al terzo posto, sfiorando la promozione in seconda categoria, ma nella stagione successiva non andò oltre la metà classifica. Dopo la costruzione della palestra comunale, a Savogna si sviluppò nuovamente la pallavolo sia maschile che femminile. La stagione 1983/84 portò un’importante novità, l’inizio della collaborazione nel settore giovanile tra la società di casa, la Juventina ed il Mladost, che allestirono una squadra comune che partecipò al campionato provinciale. Tale esperienza prosegui con buoni risultati anche nelle stagioni successive. Un’importante risultato fu conseguito dalla squadra di pallavolo femminile che nella stagione 1984/85 ottenne la promozione in serie C2.
La stagione 1990/91, in cui la società festeggiò i 35 anni di attività, fu particolarmente felice, visto che la prima squadra vinse il campionato di terza categoria e conquistò la storica promozione in seconda categoria. Il settore giovanile contava le squadre dei pulcini e degli esordienti, mentre le pallavoliste parteciparono ai campionati di C2, U-18 e minivolley. Nella stagione 1993/94 la prima squadra, sotto la guida dell’allenatore Angelo Cupini, ottenne la promozione in prima categoria, mentre la squadra dei giovanissimi, che raggruppava i giovani calciatori di Savogna e Doberdò, conquistò prima il primato provinciale e poi il titolo regionale. Sulle ali dell’entusiasmo, l’anno successivo assistemmo al nuovo successo della prima squadra, che vinse il campionato di prima categoria assicurandosi il passaggio in Promozione, ottenuto dopo un rocambolesco spareggio con lo Zaule, terminato ai rigori. La collaborazione con il Mladost consentì in questa stagione la formazione di quattro squadre giovanili, che parteciparono ai campionati pulcini, esordienti, giovanissimi e allievi. Nella stagione 1995/96 fummo testimoni di tre accaniti derbi con la Juventina, due nel campionato di promozione ed uno in Coppa Italia, cui assistettero oltre mille spettatori, creando delle vivaci coreografie. Alla fine del campionato la Juventina ottenne la promozione in Ecellenza, mentre il Sovodnje, dopo aver a lungo lottato per il vertice, si classificò al sesto posto. In questa stagione la pallavolo femminile migrò a Sant’Andrea, trovando nel O.K. Val quel partner che potesse favorire un ulteriore sviluppo dell’attività.
Dopo la retrocessione registrata nella stagione 1996/97, la prima squadra partecipò negli anni successivi e con alterne fortune, al campionato regionale di prima categoria, mentre nel settore giovanile si deve registrare l’allargamento della collaborazione anche alla Juventina di Sant’Andrea. Il movimento giovanile riuscì così a superare la quota di 100 calciatori.
La prima stagione del nuovo millennio non fu molto fortunata, tanto che la prima squadra retrocesse nuovamente in seconda categoria, mentre continuò l’esperienza comune delle squadre giovanili, senza però successi particolari. Dopo due anni la prima squadra riuscì nuovamente a risalire in prima categoria, che difese con successo anche nella stagione successiva.
L’insogere dei problemi finanziari e le inattese dimissioni del presidente Cernic evidenziarono il momento di crisi attraversato dalla società, che prima dell’inizio della stagione 2004/05, organizzò un’assemblea pubblica per rinnovare l’interesse della cittadinanza verso l’attività sportiva. Dopo il rinnovo del comitato direttivo la società partecipò al campionato di prima categoria ed a quello juniores, riuscendo anche, dopo alcuni anni, a formare nuovamente la squadra dei pulcini. La stagione terminò con la retrocessione in prima categoria, ma anche con i festaggiamenti del 50° anniversario della fondazione, celebrata con vari tornei, la premiazione dei presidenti che si sono succeduti alla guida della società, la pubblicazione di un libro e di un cortometraggio.
La stagione successiva fu molto sofferta per la prima squadra, che conquistò la salvezza in seconda categoria solo dopo il successo, ai rigori, nello spareggio con il Piedimonte.
Un’importante novità in questa stagione è rappresentata dalla nascita della squadra degi amatori, costituita in gran parte da ex giocatori del Sovodnje. Oltre alla prima squadra e agli amatori, nella stagione 2005/06 a Savogna erano attive anche le squadre degli juniores e, dopo molti anni, quella dei piccoli amici.
Nella stagione successiva, dopo un inizio balbettante, la guida della squadra venne assunta da Claudio Sari, che, dopo un ulteriore spareggio, la portò ai play-off, che concluse al secondo posto, con successivo ripescaggio in prima categoria.
Anche la squadra degli amatori raggiunse i play-off, ma alla fine dovette riconoscere la maggior forza del Valvasone. L’attività giovanile evidenziò dei segnali di crisi ed a Savogna non riuscirono a comporre la squadra juniores e pertano sei calciatori si aggregarono alla squadra del Mladost in terza categoria e così l’unica squadra attiva fu quella dei pulcini.
Dopo una stagione alquanto anonima, quella successiva ha riservato nuovamente ai tifosi di Savogna la grande soddisfazione di vedere la propria squadra promossanel campionato di Promozione, dopo i due successi conseguiti negli in contri di play-off. La squadra degli amatori concluse il proprio campionato al sesto posto, mentre è continuato il lavoro con i ragazzi più giovani.
La gioia della promozione è sfumata, purtroppo, l’anno successivo con il ritorno in prima categoria. Nel settore giovanile va segnalata la costituzione di un progetto transfrontaliero con le società Adria Miren e Mladost, che ha consentito ai pulcini locali di partecipare anche a gare del campionato sloveno.
Un’importante pagina nella storia del Sovodnje è certamente rappresentata dal nuovo e moderno impianto sportivo comunale inaugurato nel settembre del 2010. La funzionalità del nuovo impianto ha consentito anche la presenza di manifestazioni internazionali, quali le partite del mundialito giovanile »Trofeo Rocco« e del torneo delle nazioni fra nazionali giovanili. Savogna ha anche ospitato il memorial »Jakoncic«, che ha visto lo scontro tra le rappresentative degli arbitri sloveni ed italiani. Molto gradita è stata la presenza degli arbitri internazionali sloveni, capitanati da Damir Skomina.
Nel 2011 venne definito un ambizioso progetto nel settore giovanile, che, grazie anche all’intensa collaborazione con le scuole elementari slovene, ha consentito al Sovodnje di allestire otto squadre giovanili con circa 100 ragazzi. Nel progetto vennero inclusi anche i camp estivi, ai quali partecipano molti ragazzi, che nel 2011 furono fellici di ricevere il saluto del famoso allenatore goriziano Edy Reja.
Nei campionati successivi la prima squadra si comportò molto bene, ottenendo un quinto ed un quarto posto, con qualificazione ai play-off, senza però ottenere la promozione.
I buoni rapporti sviluppatisi con la federazione calcistica slovena NZS hanno consentito la visita all’impianto sportivo di Savogna del suo Presidente Aleksander Čeferin e dei vice presidenti Kopatin e Mijatović. Nell’ambito dell’edizione 2013 del Trofeo delle Nazioni, anche il campione del mondo di Spagna 1982 Giancarlo Antognoni ha lasciato la sua firma sulla parete delle celebrità di Savogna.
Nel 2013 è entrata nel novero delle squadre gestite dalla società anche quella degli over 50, completando così il cerchio dell’attività, che va ora dai cinque ad oltre i settanta anni.
Le ultime tre stagioni hanno visto la prima squadra soffrire sino all’ultimo per conquistare la salvezza in prima categoria, mentre gli amatori hanno continuato la propria crescita vincendo nel 2015 il proprio campionato. In crescita risulta anche il movimento giovanile.
Nel 2015, in occasione della celebrazione del 60. anno di attività, la società ha inaugurato anche il proprio museo, che raccoglie 60. anni di storia calcistica di Savogna.