Presentazione in Teatro

L’albo d’oro del Mundialito

1986 Milan; 1987 Milan; 1988 Lazio; 1989 Real Madrid (Spagna); 1990 Argentinos Juniors (Argentina); 1991 Fiorentina; 1992 Real Madrid (Spagna); 1993 Argentinos Juniors (Argentina); 1994 Colo Colo (Cile); 1995 Argentinos Juniors (Argentina); 1996 Argentinos Juniors (Argentina); 1997 Goldfields Accra (Ghana); 1998 San Paolo (Brasile); 1999 Cruzeiro (Brasile); 2000 Inter; 2001 Slovenia; 2002 Cruzeiro (Brasile); 2003 Corea del Sud; 2004 Atletico Mineiro (Brasile), 2005 Juventus; 2006, 2007, 2008: Atletico Mineiro (Brasile), 2009 Milan, 2010 Colo Colo (Cile), 2011 Empoli, 2012 Colo Colo (Cile), 2013, 2014 Coritiba (Brasile), 2015 Midtyjlland, 2016 Atalanta; 2017 Venezia; 2018 Bologna, 2019 Deportivo Cali (Colombia), 2020 non disputato per pandemia, 2021 Bologna, 2022 Mazembe (R.D. Congo), 2023 Lazio.

LA LAZIO TRIONFA AL TROFEO ROCCO DOPO 35 ANNI

GORIZIA La Lazio iscrive per la seconda volta il suo nome nell’albo d’oro del Trofeo “Nereo Rocco” per Allievi, a 35 anni dalla prima volta. I biancocelesti trionfano al termine di un torneo praticamente perfetto, anche se c’è stato da soffrire contro un Udinese mai doma e capace di riaprire una finale che pareva segnata. Aquilotti subito ben disposti e insidiosi sin dalle prime battute: al 1’ è Mocci a penetrare in area, vincere un rimpallo e battere a rete, murato. Poco dopo bella azione palla a terra sulla sinistra ispirata da Curzi, Battisti è contrato nei sedici metri. L’Udinese perde dopo 6’ l’esterno difensivo Shpuza per infortunio e mette timidamente il naso avanti con una bella sgroppata di Cosentino, che si conclude con una telefonata al portiere, ma successivamente deve già capitolare: è Pernaselci a sbrogliare da due passi una mischia furibonda accesasi sugli sviluppi di un corner. L’Udinese sino alla mezz’ora fatica a mordere, ma riesce comunque a creare qualche brivido: due gli episodi da moviola in area laziale (un contatto proibito ed un tocco di mano) ma il signor Allotta lascia correre. La partita rimane in bilico sino alla frittata combinata da Mutavcic: l’estremo si fa sfuggire la sfera in area, in agguato c’è Curzi che di prima intenzione batte a rete con la palla sporcata da un difensore – a prendere un effetto strano e abbassandosi all’improvviso si insacca nell’angolino sotto la trasversale. La compagine friulana prova in tutti i modi nella ripresa a rientrare in partita, ma la compattezza della Lazio pare vanificare ogni sforzo dei ragazzi di Stefani. Prova a scuotere i suoi al 19’ Mardero, con un rasoterra che sibila a lato. La fiammata rianima improvvisamente l’Udinese, che poco dopo con Mlakar sfiora ancora il gol che potrebbe riaprire la gara: il fantasista si invola verso Masi, lo salta, ma si allarga troppo e l’azione sfuma, con l’accorrente Vinciati che scuote l’esterno della rete da posizione defilata. Per contro i capitolini si divorano alla mezz’ora il gol della tranquillità con Santagostino, involatosi solo e soletto davanti a Masi che lo ipnotizza. Errore capitale, perché le zebrette la riaprono per davvero: è la zampata di Vinciati a restituire coraggio ai suoi e rendere incerto e combattutissimo il finale. Fra i laziali fa capolino la paura, ma il pur generoso forcing bianconero non basta a trascinare l’atto conclusivo ai rigori: è festa biancoceleste al “Bearzot”.

LAZIO 2
UDINESE 1
MARCATORI: pt 12’ Pernaselci, 37’ Curzi, st 33’Vinciati
LAZIO: Masi, Scuto, Francioli, Pernaselci, Trifelli, Nebuloso, Battisti, Chiucchiuini (st 15’ Santagostino), Mocci (st 21’ Celli), Polito (st 33’ Fazio), Curzi (st 21’ Fitto). All. Alboni
UDINESE: Mutavcic, Shpuza (pt 6’ Baiutti, st 40’ Boldarin), Dal Vi (st 31’ Cangiano), Rossi (st 8’El Bouradi), Polvar, Busolini, Orefice (st 8’ Mlakar), Toffolo (st 40’ Pontani), Vinciati (st 47’ Caccioppoli), Mardero, Cosentino. All. Stefani
ARBITRO: Allotta di Gradisca d’Isonzo
NOTE: ammoniti El Bouradi, Nebuloso, Toffolo, Cangiano