Globale e locale assieme, per celebrare 32 anni di Mundialito. Globale come la vetrina sulla créme del calcio giovanile mondiale del Trofeo Rocco, in programma dal 19 al 24 settembre prossimi sui campi di tutto il Friuli Venezia Giulia (e il vicino Veneto); locale come l’attenzione riservata al mondo dello sport e del sociale di casa nostra nel corso del consueto vernissage ospitato dall’elegante cornice del Nuovo Teatro Comunale con la consegna dei consueti Premi allo Sport. E pazienza se il bomber campione del mondo di Germania 2006, l’attuale tecnico del Venezia Pippo Inzaghi, non è riuscito ad essere presente alla cerimonia (ha fatto comunque pervenire un messaggio di saluto e ringraziamento). Al “gran gala” c’era comunque un parterre de roi a rappresentare il calcio regionale: dal patron dell’Udinese Giampaolo Pozzo – in memoria del fratello Giancarlo parallelamente al “Rocco” verrà disputato a Gorizia un triangolare internazionale di calcio femminile destinato secondo gli organizzatori a divenire un piccolo “Viareggio” in rosa – all’amministratore unico della Triestina Mauro Milanese, passando per l’indimenticabile bomber dell’Itala San Marco dei miracoli Neto Pereira (oggi al Mestre) che non ha voluto mancare assieme a tante bandiere del calcio gradiscano all’omaggio al tecnico lucinichese Agostino Moretto, scomparso un anno fa. Tanti anche gli esponenti del mondo politico e sportivo presenti per augurare in bocca al lupo al Mundialito organizzato dal vulcanico Franco Bonanno con il suo encomiabile staff: dal consigliere regionale Diego Moretti al numero 1 della Figc regionale Ermes Canciani, passando per il presidente del Coni Fvg on.Giorgio Brandolin, il sindaco di Gradisca Linda Tomasinsig e l’assessore allo Sport del Comune di Trieste Giorgio Rossi. Inevitabile un riferimento di questi ultimi al fatto che la finalissima della manifestazione, per la prima volta, non si disputerà al “Colaussi” ma al “Rocco” di Trieste. “Un omaggio doveroso” ha spiegato Bonanno; “Un po’ ci speravamo” ha ammiccato Rossi: “Scelta che un po’ ci dispiace ma che comprendiamo, importante sarà confrontarsi in futuro con gli organizzatori per trovare sempre nuove formule in grado di mantenere lo spirito di questo grande torneo” la chiosa di Tomasinsig. Nella categoria giornalisti, il riconoscimento 2017 è andato al caporedattore della sede Rai regionale Rino Giusa; nella categoria dirigenti, al presidente del Tavagnacco calcio femminile, Roberto Amoroso. Ma grande attenzione è stata data anche al sociale, con i riconoscimenti speciali a due realtà che ottengono eccellenti risultati nello sport per persone diversamente abili: stiamo parlando dell’istituto sportivo “Giuliano Schultz” di Medea, con il suo fondatore Luciano De Mitri, e dello Sci Club Due di Ronchi dei Legionari, nella persona del plurimedagliato Giuseppe Cantoni. Menzioni speciali per la società calcio gradiscana Fortezza, salita nella scorsa stagione in Seconda Categoria al debutto in un campionato Figc; alla società Basket Gradisca, nella persona del presidente Luigi Pacorini, per avere riportato la pallacanestro all’ombra del Leone di San Marco e in particolare nell’ultima stagione un team femminile capace di lottare subito per la serie B; e due premi alla memoria, l’uno in ricordo di Villi Trevisan, dirigente-pioniere proprio della pallacanestro “rosa” in città, e l’altro come detto a onorare il grande Agostino Moretto, già tecnico di Itala San Marco, Pro Gorizia e Lucinico, ed ex presidente provinciale degli allenatori di calcio, scomparso nel corso del 2016. A ritirare il riconoscimento, visibilmente commosse, la moglie Marisa e la figlia Chiara. Ad applaudirle e ricordare “Ago” con una lacrima, tanti ex “leoni” biancoblu come Neto, Alessandro Peroni, Fabio Franti Alen Carli, Alessandro Moras, Stefanino Beltrame. Il 18 settembre alla sala civica Bergamas il torneo avra’ la sua apertura con un concerto di gala benefiico alla sala civica Bergamas con raccolta fondi per associazioni che sostengono le famiglie di bambini che soffrono di autismo. Poi a parlare sarà il campo, con la crema dei vivai italiani e stranieri a contendersi l’elegante trofeo in oro realizzato dal maestro gradiscano Claudio Fontana.